Tutto quello che serve sapere sulla conduzione di generatori di vapore

consuzione centrale vaporeIn questo articolo cerchiamo di rispondere ad alcune delle domande più frequenti in merito alla conduzione di generatori di vapore.

Come si diventa conduttore di generatori di vapore?

Il primo requisito per svolgere l'attività di conduttore di generatore di vapore (Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Generatore_di_vapore) è avere un diploma a indirizzo tecnico come ad esempio il diploma tecnico industriale. Non è un requisito obbligatorio ma le basi di meccanica maturate in un percorso di studi come questo aiuteranno molto l'aspirante a procedere al secondo passaggio. Per diventare fuochisti è infatti necessario conseguire il patentino che può essere di diversi livelli. In base al tipo di centrale a vapore è infatti necessario un patentino di grado adeguato. L'aspirante conduttore dovrà quindi seguire un corso e successivamente superare un esame.
Il lavoro del conduttore può dare grandi soddisfazioni al giovane che vi si cimenti. Sono richieste capacità di lavoro in squadra, concetti di idraulica, meccanica e abilità nel risolvere problemi.

Quanto guadagna un conduttore di centrali a vapore?

Un conduttore di caldaie a vapore o caldaista guadagna da 1250 a 2900 euro al mese, stime 2022. La forbice è ampia perché il conduttore può avere patentini diversi e gestire centrali di complessità e grado di rischio molto diverse tra loro. Dopo un quinquennio di lavoro il conduttore guadagna in media dalle 1400 alle 2200 al mese con settimane di 40ore di lavoro.

Cosa fa in concreto un conduttore di generatori di vapore?

A seconda del patentino, del tipo di caldaia a vapore e alla tecnologia utilizzata il conduttore deve svolgere una serie di controlli e check. Il caldaista è tenuto anche a rilasciare un documento dove attesta i controlli fatti e l'abilitazione della caldaia. Grazie a una normativa aggiornata ad Agosto 2021 e al miglioramento della tecnologia risulta che i generatori di vapore dotati di sistemi automatici, conformi alla direttiva PED (Pressure Equipment Directive) e dotati di sistemi di sicurezza sono esonerati dalla controllo 24/24 del conduttore e possono usufruire dell'esonero per 72 ore (vedi il servizio Conduzione caldaie a vapore con esonero 72 ore). Molte aziende non hanno un conduttore interno allo staff ma gestiscono in outsourcing il controllo della caldaia. In questi casi, per rispondere alla domanda "cosa fa in concreto il conduttore di centrali a vapore", diciamo che dovrà recarsi presso le aziende in periodi stabiliti e fare i controlli certificando gli impianti. Ma ecco alcune attività esemplificative:

  1. check di tutti i sistemi di controllo;
  2. check fumi;
  3. controllo e check del serbatoio;
  4. controllo dell’economizzatore;
  5. verifica delle valvole di sicurezza e carico;
  6. riavvio dell'impianto.

Cosa dice l'INAIL in merito alla figura del conduttore di centrali a vapore

(Fonte sito INAIL)  L’abilitazione alla conduzione dei generatori di vapore o acqua surriscaldata è regolata dal d.m. 01/03/1974 come modificato dal d.m. 07/02/1979.
Per poter condurre un generatore di vapore bisogna essere in possesso di un Certificato di abilitazione alla conduzione dei generatori di vapore (Patente) rilasciato dal Ministero del lavoro.
L’addetto alla conduzione dei generatori di vapore deve essere abilitato, con abilitazione di grado corrispondente a quello previsto per il generatore che dovrà condurre. L’articolazione delle abilitazioni prevede 4 gradi:

  • 4° grado: producibilità al carico massimo continuo fino ad 1 t/h;
  • 3° grado: producibilità al carico massimo continuo fino a 3 t/h;
  • 2° grado: producibilità al carico massimo continuo fino a 20 t/h;
  • 1° grado: nessuna limitazione.

Per poter ottenere il Certificato di abilitazione alla conduzione dei generatori di vapore bisogna effettuare un tirocinio pratico e un esame presso un'apposita commissione di esperti incaricati dal Ministero del lavoro.
Si può richiedere anche per equipollenza essendo in possesso di un titolo o certificato dichiarato equipollente come previsto dal d.m. 01/03/1974 e dal d.m. 07/02/1979.
Il Certificato di abilitazione ha una validità di 5 anni, rinnovabile fino al compimento del sessantacinquesimo anno di età.
L’entrata in vigore della direttiva PED (97/23/CE sostituita dalla 2014/68/UE) ha tuttavia portato alcune specificità in merito alla conduzione; ferma restando la necessità di un’abilitazione come sopra specificato, la conduzione può avvenire senza assistenza continua (se previsto dal fabbricante del generatore certificato in PED), prevedendo però l’intervento del conduttore abilitato a cadenze prefissate (fino a 72 h) o con assistenza continua.
L’UNI ha pubblicato, in riferimento alla conduzione dei generatori di vapore, due specifiche tecniche, la UNI/TS 11325-3:2018 e la UNI TS 11325-10:2018, rispettivamente per generatori aventi caratteristiche rilevanti e per generatori di limitata potenzialità, sempre ché ricompresi nel campo di applicazione del d.m. 329/04.
Il campo di applicazione della UNI/TS 11325-3 è specificato nel punto 1 della specifica tecnica; il campo di applicazione della UNI/TS 11325-10 prevede tutti i generatori esclusi dal campo della UNI/TS 11325-3. Su tali specifiche sono indicate le operazioni che il conduttore deve eseguire con le periodicità previste.

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